"Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo ma niente,

assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell'essere umano."

(Paulo Coelho)

10 dicembre 2011

Assignment 3 - Coltivare le connessioni

Finchè non ti trovi a dover leggere articoli come questo ("Coltivare le connessioni") non ti rendi davvero conto di che cosa è veramente la rete, e che grande importanza possa avere per il nostro presente (ed anche futuro) Personal Learnig Environment o PLE. Perchè al giorno d'oggi, con lo sviluppo inevitabile della tecnologia, la moltitudine delle connessioni che ogni giorno creiamo con il mondo circostante avvengono soprattutto in rete. Basti pensare ai social network come Facebook o Twitter, o anche a quelli usati soprattutto a fini informativi come Wikipedia: miliardi di persone che si intrecciano, anche solo per un attimo, nell'immenso oceano che è internet, uno scambio continuo di informazioni, parole e immagini che arricchiscono il nostro PLE, che inevitabilmente è destinato a cambiare, a mutare, seguendo le mutazioni che riguardano il nostro mondo.
Mi è piaciuto molto l'esempio di Giacomo Leopardi, chiedersi se anche lui aveva il proprio PLE: potrebbe sembrare una domanda assurda, è vero, ma non necessariamente con questo termine si intende qualcosa che abbia a che fare con internet e la tecnologia odierna, perchè in tutte le epoche ed in ogni parte del mondo ci sono state e ci saranno sempre connessioni e intrecci e nodi, che contribuiranno a formare il nostro essere. Leopardi aveva la biblioteca del padre e il mondo agreste che lo circondava e che faceva scaturire nella sua mente le più belle e vivide immagini; oggi noi abbiamo internet: è lo stesso, solo che è molto più facile, veloce e soprattutto INFINITO. Come tale, all'inizio ognuno di noi si sente perso, come se fosse capitato con la sua barchetta in acque mai attraversate prima: ciò che si prova è senso di inadeguatezza perchè quello che spaventa l'essere umano è il NUOVO nel senso più generale e astratto del termine: il non conoscere, il "non sapere come funziona". Abbiamo sempre bisogno di appigli che provengono dal passato e dal presente. Ma il progresso e il sopraggiungere del nuovo è inesorabile e l'uomo si adegua a dover affrontare ogni giorno qualcosa di diverso: prima gli elettrodomestici come la lavatrice o la televisione, poi i cellulari ed i computer. Ora è il momento della Tv digitale: quante decine di persone ho sentito dire "ma perchè si deve cambiare tutto??? faceva tanto bene anche prima la televisione!" e devo dire che anche io ero tra quelli che la pensavano in questo modo e poi sono arrivata a ricredermi. Forse l'evoluzione esponenziale che come tale tende all'infinito, non è poi così negativa come all'inizio siamo portati a pensare, anzi giorno dopo giorno abbiamo sempre più possibilità di creare connessioni e di rappresentare un piccolo nodo nella gigantesca rete che è internet.

28 novembre 2011

BODY WORLDS

Qual'è il modo migliore per uno studente di medicina per capire VERAMENTE quali sono le proporzioni e i rapporti anatomici tra i vari organi del nostro corpo?? Ovviamente poterli vedere dal vivo! Tuttavia a causa di una serie di impedimenti, questo oggi non è più praticamente attuabile in quanto ci sono tutta una serie di clausole legali che fanno si che nessun corpo possa essere sottoposto a dissezione. Quindi io ed altre persone del corso di Medicina dle secondo anno abbiamo deciso di darci da fare da soli, e abbiamo visitato la mostra "Body Worlds" di Gunther von Hagens', attualmente esposta a Roma. Si tratta di VERI corpi umani sottoposti dopo la morte alla tecnica della "plastinazione". Questo per alcuni potrà sembrare orribile, corpi che un tempo erano persone, con la loro vita e la loro storia, esposti davanti agli occhi di tutti. Ma vorrei sottolineare, per chi non lo sapesse, che tutti coloro il cui corpo è stato esposto alla mostra, hanno firmato una sorta di testamento, di consenso prima della morte in cui esplicitamente chiedevano di lasciare il proprio corpo al servizio della scienza, e in questo caso al servizio di Gunther von Hagens!! In tal modo hanno contribuito alla diffusione della conoscenza anatomica, utilissima per chi, come me, si trova a dover studiare organi su organi, nozioni astratte su dei fogli di carta quando il lavoro mnemonico sarebbe sicuramente reso meno pesante dal vedere in "vivo" ciò che studiamo!
Body Worlds del Dr. Gunther von Hagens - spiega un comunicato dell’organizzazione - illustra il corpo umano come non è mai stato fatto, rendendo accessibile al grande pubblico una serie di informazioni relative alla medicina e all’anatomia che altrimenti resterebbe relegata al solo ambito scientifico.
Grazie alla tecnica della “plastinazione”, inventata e brevettata dallo stesso von Hagens, che permette di conservare tessuti e organi sostituendo ai liquidi corporei polimeri di silicone, sarà possibile vedere circa 200 autentici campioni di corpo umano: una maniera innovativa per far conoscere i meccanismi vitali, il funzionamento degli apparati, come quello cardiaco o respiratorio e mostrare le differenze tra organi malati e sani.
“La morte è un fatto normale, è parte della vita. E’ la vita ad essere eccezionale”, ha detto von Hagens. E quanto sia straordinario il corpo umano e il suo funzionamento non potrebbe essere descritto meglio di così: lo spettacolo dell’anatomia, per la prima volta, sotto gli occhi di tutti.
Body Worlds è l’unica mostra dedicata all’anatomia umana, con un proprio programma di donazione dei corpi curato dall’Institute for Plastination, che conta circa 13000 donatori registrati. 

Per concludere devo dire che ci è servito molto, ci siamo finalmente resi conto delle proporzioni e della grandezza dei vari organi, cose che non avremmo potuto comprendere dai libri: per esempio credevo che il pancreas fosse molto più grande e il fegato molto più piccolo! Perciò consiglio questa mostra (che rimarrà a Roma fino al 12 febbraio 2012) a tutti gli studenti di medicina e a tutti coloro che, anche per semplice curiosità o cultura personale, vorrebbero conoscere l'entusiasmante mondo dell'anatomia umana.

3 ottobre 2011

INCEPTION

« Qual è il parassita più resistente? Un'idea. Una singola idea della mente umana può costruire città. Un'idea può trasformare il mondo e riscrivere tutte le regole. Ed è per questo che devo rubarla. »
(Dom Cobb)

Entrare nei sogni delle persone e rubare informazioni. E’ questo il lavoro di Cobb e del suo amico Arthur. Una professione che purtroppo ha costretto il primo a vivere lontano dalla sua famiglia. C’è solo un modo per lui di potere tornare dai suoi bambini: operare un’inserzione nel subconscio del figlio di un noto industriale. Non un furto, ma l’immissione di un’emozione ex nova che abbia la forza di modificare, almeno in parte, il carattere della vittima. Se Cobb ce la farà, i suoi trascorsi verranno archiviati e potrà tornare dai suoi cari.
Scritto e diretto da Christopher Nolan, "Inception" è un grande gioco di scatole cinesi. Sogno nel sogno nel sogno. L’abilità del papà di "Memento" e dell’ultima saga su "Batman" è prima di tutto nella sceneggiatura. I viaggi di personaggi nel mondo onirico di qualcuno sono sempre a rischio: incongruenze, mancanza di credibilità e paradossi sono sempre dietro l’angolo. Difficile è soprattutto fare passare l’idea che ciò che accade in una sorta di realtà virtuale abbia poi effetto anche sul mondo vero. Basta svegliarsi per uscire dalla fantasia, o no? L’idea di un limbo nel quale cadere e da cui non risvegliarsi, seppur abusata già da tanti libri e pellicole, deve essere spiegata e trattata con cura. Nolan ci riesce e qui sta il primo passo del suo successo. La tensione rimane alta dall’inizio alla fine e lo spettatore partecipa a tutta la vicenda come se lui stesso fosse impegnato nella missione e avesse paura di rimanere intrappolato. Le ragioni di questa profonda empatia tra visionatore e visionato? Prima di tutto, l’assenza di un vero cattivo su cui operare una catarsi, una vendetta liberatoria. Tutti i membri della squadra sono dei "buoni", non meritano di morire e cercano di portare a termine il risultato non tanto per una ragione economica, ma per aiutare il loro capo a riprendere in mano la propria vita.
L’antagonista, come detto, non è una persona, non c’è nessuno da sconfiggere, se non il subconscio dello stesso Cobb. Si lotta solo contro il tempo.
Su questa struttura portante solida ed emozionante, Nolan costruisce poi un mondo visivo tanto apparentemente reale quanto flessibile ad ogni assurdo cambiamento delle regole della fisica. Proprio come in un incubo, si è vittime di ciò che il nostro inconscio ci impone, ma allo stesso tempo si è capaci di modificare il tutto a proprio piacimento quando acquistiamo autocoscienza del momento. Vi è mai capitato durante un sogno di avere la sicurezza di stare sognando e di decidere che strada prendere? Con un montaggio capace di seguire tutti i personaggi e i vari piani narrativi con la fluidità degna dei più grandi narratori del cinema (splendido il combattimento in assenza di gravità di Arthur), Nolan avvolge, soffoca, lascia un po’ di corda e alla fine tira tutto su come un cappio, giocando più che mai con l’infinità delle opzioni a sua disposizione. E’ grande cinema, forse non eccezionale se dovessimo guardare fotogramma per fotogramma o scena per scena e valutarne l’originalità e l’ispirazione (a Nolan sembra soprattutto mancare, e ne è prova il secondo Batman, la capacità di essere "epico", di dare un respiro di assolutezza alla sua visione del mondo, anche quando ricrea un mondo fatiscente che si piega su sé stesso), ma il risultato sono due ore e trenta che vanno via in un batter d’occhio sempre immobilizzati alla poltroncina.

Di Caprio e tutto il cast, dalla sempre splendida Marion Cotillard, a Gordon-Levitt, passando per Tom Hardy, Ellen Page, Kate Watanabe, Tom Berenger, Pete Postlethwaite, Cillian Murphy e Michael Caine (questi ultimi due presenti già in Batman), danno il proprio, grande contributo, a questa splendida storia di fantascienza. Tra loro, ben due premi oscar e cinque nominati.

22 settembre 2011

Assignment 6: PUbMed & Open Access

Nei vari assignment 6 abbiamo avuto modo di entrare poco per volta in contatto con un sito che sicuramente risulterà esserci utile soprattutto in vista della tesi di laurea. La scoperta dell'esistenza di PubMed e del suo funzionamento mi ha dato modo di rendermi conto di cose positive e purtroppo anche negative.
ASPETTI POSITIVI:
  • Come ho detto anche in altre occasioni, non faccio che scoprire cose nuove, ma mentre i FEED RSS, i bookmarks e tutto il resto, possono servire a chiunque e soprattutto non sono fondamentali per la nostra futura tesi di laurea, mi rendo invece conto che saper usare PubMed è sicuramente importante, e questo vale per noi che frequentiamo l'università di Medicina e che dovremo affrontare argomenti che potremo approfondire e conoscere proprio grazie alle pubblicazioni scientifiche raccolte su PubMed!!
  • Un'altra cosa secondo me davvero fantastica è la possibilità di usare il proxy e quindi di usufruire dei free full text presenti su PubMed direttamente da casa, per il semplice fatto che è l'Università che paga periodicamente l'abbonamento e che noi siamo iscritti e perciò muniti di una password che ci consente di accedere a questo tipo di servizi!! Fantastico! Questo fatto ci toglie il pesante compito di doverci recare, ogni qualvolta abbiamo bisogno di leggere documenti di PubMed, nell'aula di informatica dell'università, ovviamente povera di computer rispetto alla massa di studenti, e quindi di poter rimanere a casa e risparmiare tempo che avremmo speso per il viaggio all'università, che può essere usato favorevolmente per altre attività di studio e di ricerca!
  • Un ulteriore vantaggio rappresentato da PubMed è l'aspetto tecnologico, ovvero il fatto che migliaia e migliaia di documenti anche molto lunghi sono racchiusi in un sito internet, cosa molto positiva che impedisce il caos che si genererebbe nel caso in cui tutto questo fosse disponibile in forma cartacea!! La gran parte del tempo sarebbe spesa nel tentativo di rimettere tutto a posto una volta consultato il documento. Riteniamoci fortunati di vivere in un epoca dove internet è VERAMENTE indispensabile!! Grazie ad esso possiamo vivere meglio!
ASPETTI NEGATIVI:
  • Anche se noi abbiamo la possibilità e la fortuna di poter venire a contatto con questo tipo di documenti (ripeto, grazie all'università che paga l'abbonamento alla rivista), ciò non vale per tutti coloro che non sono universitari, ma che vorrebbero leggere documenti presenti su PubMed per semplice curiosità, cultura o interesse personale senza dover pagare niente. Questa è una grande limitazione alla diffusione del sapere scientifico, che in questo modo rimarrà sempre confinato tra le "mura" di coloro che detengono il copyright, quindi in mano ad un elitè di accademici come nel caso di PubMed.
  • Ma la cosa negativa non si ferma a questo: la limitazione alla diffusione del sapere non colpisce soltanto coloro che vorrebbero essere al corrente delle continue scoperte scientifiche (o per interesse personale o per semplici motivi di curiosità come ho detto prima) ma colpisce anche (e direi in maniera catastrofica) scienziati e ricercatori che hanno bisogno per il loro lavoro e per consentire il progresso della scienza stessa, di poter accedere liberamente a qualsiasi documento scientifico che si riveli utile. 
Queste limitazioni sono dovute alla presenza del copyright che inizialmente era stato introdotto per proteggere coloro che si dedicavano ad attività artistiche e creative. Oggigiorno il potere è in mano agli editori che ottengono anche maggiori profitti rispetto agli autori, che cedono completamente i loro diritti d'autore. Andando avanti così probabilmente si tornerebbe ad un epoca medievale in cui il sapere non è libero ma in mano solo a coloro che hanno "più potere". Perciò si è sviluppata una nuova filosofia di accesso alla letteratura scientifica, denominata Open Access, che afferma che tutta la letteratura scientifica debba essere libera e a disposizione di coloro che ne vogliono usufruire. Per concludere il discorso vorrei risportare una passo della lettera scritta da 33 premi Nobel e indirizzata al Congresso Americano, riguardante l'importanza di avere un libero sapere scientifico, mettendo in evidenza le parti secondo me importanti del discorso:

"La letteratura scientifica è la nostra eredità comune. È frutto del faticoso lavoro di centinaia di migliaia di ricercatori e i risultati che documenta sono essenziali per il progresso della scienza. Gli avanzamenti scientifici che possono condurre alla realizzazione di nuove terapie, diagnosi migliori o a applicazioni industriali innovative dipendono completamente non solo dalla letteratura specializzata, ma anche da letteratura riferita a discipline diverse. Una piccola scoperta in un campo, combinata con una seconda scoperta in qualche altro campo, completamente scollegato dal primo, spesso scatena quel’”Eureka” che dà vita a un clamoroso avanzamento. L’accesso pubblico rende questo possibile.
La tendenza attuale degli editori è sbagliata. L’iniziativa dell’NIH introduce una politica illuminata che risponde nel miglior modo alle necessità della scienza, degli scienziati che la praticano, degli studenti che la leggono e dei cittadini che la pagano. I legislatori che si sono attenuti a questa politica devono essere applauditi e ogni tentativo di indebolirla o invertirne la tendenza dovrebbe essere ostacolato."

Finchè ci saranno persone disposte a lottare anche con una semplice lettera per la libertà e diffusione della letteratura scientifica, saremo lontani non solo temporalmente ma anche concettualmente dall'epoca medievale.

21 settembre 2011

Assignment 4: delicious!

Devo dire che grazie a questo corso di informatica ho imparato cose che per me neanche esistevano! Questo vale per i feed, ma mentre nel loro caso avevo qualche volta intravisto nei siti internet il loro simbolo, per quanto riguardo i bookmarks, delicious e tutto il resto... all'inizio era come un altro mondo e ora che ho un po' capito come funziona mi sento bravissima :) a parte gli scherzi è veramente utile perchè delicious consente di avere tutti i bookmarks preferiti riuniti insieme e possono inoltre essere trovati facilmente usando i tags applicati! Ciò che ho scoperto e imparato fin'ora si è rivelato molto utile! Chissà quante altre cose del mondo dell'informatica devo ancora imparare! beh, non vedo l'ora!!

2 settembre 2011

L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI - SIGMUND FREUD

Sigmund Freud (1856-1939)
Quando ho fatto questo blog, ho deciso di chiamarlo "Living in a Dream" per dei motivi che ho spiegato nel post di presentazione. Fin'ora ho parlato di quello che mi andava e delle cose che mi piacciono, quindi musica, libri ecc.. Ma siccome l'argomento del blog è "il sogno", voglio riportare qui una parte della teoria dell'interpretazione dei sogni, elaborata e pubblicata nel 1899 dal filosofo e psicoanalista Sigmund Freud (data anche la sua importanza dal punto di vista medico e scientifico).

All'uscita di quest'opera il sogno era relegato ai margini degli interessi psicologici e gli veniva negata addirittura una qualsiasi validità psichica; ciò aiuta a comprendere quanto il volume freudiano fosse rivoluzionario, accolto con interesse ma anche con sprezzanti critiche dal panorama culturale e scientifico dell'epoca.
Quest'opera segna la fine di un periodo, quello che va dal 1895 alla fine del secolo, molto difficile per Freud, sia da un punto di vista professionale che personale. Nel 1986, infatti, muore suo padre, un avvenimento che lo sconvolge e che segna l'inizio di paure, odi violenti e sintomi somatici.
Fu proprio nel luglio del 1895 che Freud fece il sogno, conosciuto come "Il sogno dell'iniezione a Irma", che stimolò il suo interesse per quest'aspetto della vita psichica e che diede inizio alla sua autoanalisi, un'esperienza che lo convince quanto la differenza fra il nevrotico e l'individuo normale sia una differenza d'intensità piuttosto che di qualità.
 L’interpretazione dei sogni è il fondamento più sicuro della psicoanalisi, sostiene Freud, che formalizza, portandola all’attenzione della comunità accademica dell’epoca, una nuova scienza ed un nuovo metodo “scientifico” di lavoro con i sogni. Così recita, infatti, l’incipit:
“Nelle pagine seguenti mi propongo di dimostrare che esiste una tecnica psicologica che rende possibile interpretare i sogni, e che, se si applica questo procedimento, ogni sogno si rivela come una formazione psichica piena di significato che va inserita in un punto determinabile dell’attività mentale della veglia”
Egli comprese che nessuno si spinge al di là di quanto gli consentano i propri complessi e le proprie resistenze interiori; di conseguenza dichiarò che ogni psicoanalista avrebbe dovuto iniziare un'auto-analisi e approfondirla sempre più soprattutto quando ha in osservazione dei pazienti.
I sogni, dice Freud, sono "la via regale verso l'inconscio". Il sogno rappresenta l'appagamento allucinatorio di un desiderio. Fonti del desiderio:
  • Stimoli endogeni (fame,sete);
  • Episodi del giorno precedente in cui il desiderio sia stato represso;
  • Strati di materiale inconscio;
In sintesi, la teoria psicoanalitica dei sogni è la seguente. I sogni sono la forma che la attività psichica assume durante lo stato di sonno; più precisamente sono allucinazioni che si hanno durante il sonno, ma — a differenza delle allucinazioni osservabili nelle malattie mentali, nelle quali figurano come espressioni di patologia — si tratta di fenomeni psichici normali. Il sogno che viene raccontato dopo il risveglio, rappresenta solo il risultato finale dell'attività psichica inconscia che ha luogo durante il sonno. Ciò che si ricorda viene chiamato contenuto onirico manifesto, scena manifesta del sogno, sogno manifesto. Ciò che produce il sogno — la sua forza motrice — viene chiamato contenuto onirico latente, ed è costituito da desideri, tendenze e pensieri inconsci. Il significato reale del sogno non corrisponde mai — tranne rare eccezioni — al significato eventualmente individuabile nel sogno manifesto. Il processo che ha prodotto la trasformazione del contenuto latente nel contenuto manifesto del sogno è il cosiddetto lavoro onirico. Il fattore principalmente responsabile della deformazione e dei travestimenti che subisce il contenuto onirico latente fino a tradursi in sogno manifesto — i processi riassunti nel termine "lavoro onirico" — è la censura onirica, ossia quella funzione psichica che tende ad impedire ai desideri inconsci l'accesso diretto alla coscienza. In altri termini, il sogno è "costretto" ad utilizzare vari processi di deformazione per poter consentire agli elementi rimossi di affiorare in qualche modo alla coscienza, e cioè eludendo la censura. I sogni rappresentano così una delle manifestazioni di quello che Freud ha chiamato "ritorno del rimosso".
Durante il sonno la rimozione subisce una attenuazione, poiché in tale stato le tendenze rimosse sono sentite come meno pericolose in quanto, a differenza della veglia, non possono essere soddisfatte mediante l'azione, bensi solo in forma allucinatoria. In questa prospettiva il sogno e il sintomo nevrotico risultano essere formazioni di compromesso tra le tendenze dell'inconscio e le difese dell'lo (nel sogno sotto forma di censura).

Spostamento e condensazione. Identificazione. Ambivalenza
La censura onirica si avvale d'alcuni meccanismi, i quali operano per camuffare il vero contenuto del sogno. Tali operazioni costituiscono il lavoro onirico. Questi sono:
  • Spostamento:
    Per esempio la sostituzione di una persona con un'altra, l'affetto rimane lo stesso (amore,odio), ma viene trasferito su una persona estranea o indifferente. Qui ritroviamo, quindi, il meccanismo di separazione dell'affetto dalla rappresentazione.
  • Condensazione:
    Si verifica quando un elemento del sogno (tema, persona, ecc.) ne raggruppa molti, per esempio un personaggio del sogno può condensare caratteristiche di più personaggi, il che vuol dire che il sogno manifesto costituisce una versione molto condensata dei pensieri, sensazioni e desideri che compongono il contenuto onirico latente.
  • Identificazione:
    Il sognatore può identificarsi in altre persone attribuendo loro sentimenti o facendogli assumere comportamenti che egli si vieta pur desiderandoli.
  • Ambivalenza:
    Il farsi sostituire in sogno da un altro personaggio mette anche in luce la propria ambivalenza riguardo ad alcuni desideri, per esempio sessuali. Il conflitto tra desiderio e sentimento di colpa ad esso associato viene così risolto con una soluzione di compromesso.
Il simbolo
Come accade per i sintomi il nesso fra gli elementi del sogno e gli eventi rimossi è più simbolico che diretto. Freud fissa intere serie di simboli per lo più correlate ai genitali maschili e femminili e al rapporto sessuale, ciò gli valse la rottura con C.G. Jung che considerava quest'ottica, e aveva in parte ragione, troppo semplicistica e riduttiva. Tutti i corpi cavi, aperti o chiusi, dalla scarpa alla stanza, simboleggiano l'organo genitale femminile, tutti gli oggetti volti in alto o appuntiti simboleggiano quello maschile. La quasi totalità delle attività, dal volare, al correre è attribuita alle funzioni sessuali.
Inconscio, Preconscio,Conscio
Freud, a partire dall'esigenza di rendere comprensibile la complessità del funzionamento psichico, sente la necessità di utilizzare la nozione di "luogo psichico" con la quale può differenziare un certo numero di sistemi, attribuirgli caratteri e funzioni diverse, disporli in un certo ordine e, così, dedurre l'ordine di successione delle fasi di un processo che si svolge nel tempo.
Il primo tentativo che Freud fa di costruire un modello dell'apparato psichico compare nell'ultimo capitolo de L'interpretazione dei sogni. Egli lo descrive come uno strumento ottico complesso dove le componenti psichiche sono immaginate come poste in sequenza dal sistema percettivo ad un estremo, fino al sistema motorio all'estremo opposto. Da un sistema all'altro fluisce una sorta di eccitazione psichica, che fornisce energia a ciascun sistema.
Il corso normale di quest'energia si dirige dal sistema percettivo al suo termine motorio dove viene scaricata nell'azione. Per questo Freud suppose che, siccome durante il sonno lo scarico motorio è bloccato si verifica una inversione topica, l'energia attiva il sistema percettivo, invece di quello motorio e conseguentemente appare nella coscienza un'immagine sensoriale proprio come accade quando il sistema percettivo viene attivato da uno stimolo esterno. Ecco perché l'immagine sensoriale nel sogno manifesto sembra reale al soggetto che sta sognando.
Freud suppose che, interposti fra questi sistemi, vi fossero tre sistemi psichici in cui le operazioni della mente sono distinte a seconda che siano consce o no, questa ipotesi introdotta per la prima volta ne L'interpretazione dei sogni fu ulteriormente elaborata in una monografia posteriore nel 1915.
I tre sistemi psichici sono:
  • L'inconscio - (Ucs)
  • Il preconscio - (Pcs)
  • Il conscio- (Cs)
Nell'inconscio vi sono quei processi e contenuti inconsci che sono attivamente respinti dalla coscienza, nel preconscio, quelli che possono diventare consci con uno sforzo dell'attenzione e nel conscio ciò che è cosciente.

7 agosto 2011

"Non smettere mai di sognare,
solo chi sogna può volare..." (Peter Pan)
"Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte." (Edgar Allan Poe)

"L'unico modo per scoprire i limiti del possibile è avventurarsi un po' più oltre, entro l'impossibile." (Blaise Pascal)

         “Fai della tua vita un sogno, e di un sogno, una realtà.”
       (Antoine-Marie Roger de Saint-Exupery)


16 luglio 2011

Recensione del libro "Io sono Dio" di Giorgio Faletti

Ho letto questo libro in soli 4 giorni e mi è piaciuto tantissimo! Giorgio Faletti anche in questo caso ha dato prova della sua bravura. Quindi se vi piaccioni i romanzi thriller vi consiglio vivamente di leggerlo se avete del tempo libero! Vi aggiungo anche una recensione che ho trovato. Buona lettura!

"Fin dal suo esordio come scrittore con il suo primo romanzo “Io Uccido”, Giorgio Faletti ci ha sorpreso non solo per la straordinaria capacità narrante, ma anche per gli intrecci delle sue storie coinvolgenti, che ti tengono saldamente legato fino all’ultima riga. Apprezzabile oltre che la scrittura liscia ed omogenea, è la facoltà d’imprigionarti ai profili dei suoi personaggi. “Io Sono Dio”, che ha suscitato delle critiche gratuite per questo titolo che tutto vuole dire e che nulla svela, è l’emblema della sua grandezza come scrittore. Ti trascina in un’era lontana anni luce dalla nostra: lo sfondo della guerra del Vietnam, che a distanza di decenni ci fa rivivere brividi e costernazione per le atrocità della guerra in generale.

La vicenda si svolge a New York, una città che come bene sappiamo, vive con alle spalle il clamoroso e struggente attacco alle torri gemelle, che ha segnato l’inizio di un’altra epoca, in cui le battaglie e la violenza sono sempre presenti. I due protagonisti sono due persone normali che vivono due vite di ordinaria routine. La detective Vivien, è una donna che oltre a portare addosso la responsabilità di migliaia di vite, si trascina dietro una situazione familiare cupa scavata dai solchi indelebili di una società, che agisce subdola sui nostri destini. Russel è un report e un uomo la cui colpa è di portare un cognome importante, sinonimo di soldi e di potere che non riesce a digerire e ad onorare, le cui vicissitudini di un passato controverso, ritornano a vivere come fantasmi nel suo presente. Fin dalle prime pagine, vivi le vite dei suoi protagonisti, dal guerriero sanguinario, anche lui sotto certi aspetti vittima delle atrocità, alla follia omicida che sfocia e s’impossessa degli esseri umani senza che questi possano controllarla. Gli eroi di questa storia ti legano e ti coinvolgono alle loro vite già sconvolte dagli eventi, nelle quali riesci ad immedesimarti e a fare tue. La città stessa sembra prendere vita, che si sveglia e si riaddormenta con l’incubo di quei giorni lontani del 2001, in cui l’America, insieme a tutto il mondo intero, fu “messa sotto attacco”. I particolari sono legati anche ai personaggi secondari, che nell’intero panorama, partecipano a quel misfatto. A tratti e modi diversi, compartecipano a volte senza esito alcuno, altre invece con piccoli barlumi della memoria, capaci di svelare mondi nascosti. I conflitti e le battaglie legate al sangue e al potere sono un tema estremamente attuale, che ha caratterizzato le vite dei nostri avi e che continuerà a farlo nel nostro presente e futuro. Qui c’è quest’unico filo conduttore che nel corso degli anni, a causa delle atrocità di un passato recente, ha messo a soqquadro vite e destini innocenti.

Onore al merito di uno scrittore che ci appassiona e ci regala attimi unici, dove riusciamo ad infilarci senza che il mondo esterno possa intervenire."

10 giugno 2011

Concerto dei System of a Down!!

Come avevo già spiegato nel post di presentazione del blog, il mio intento è quello di parlare delle cose che mi piacciono di più e in particolar modo di musica! per questo volevo parlarvi del concerto dei SOAD al quale ho partecipato il 2 giugno scorso. non volevo descrivere tutto anche perchè risulterei noiosa visto che è il mio gruppo preferito e mi dilungherei troppo nei dettagli! vi inserisco la scaletta delle canzoni e il video di apertura del concerto!! mi vengono ancora i brividiiiiiii!!!

Prison Song - Soldier Side intro - B.Y.O.B -         I-E-A-I-A-I-O - Know - Needles - Deer Dance -Radio/Video - Hypnotize - Question! - Suggestions - Psycho - Chop Suey! - Lonely Day - Bounce - Kill Rock ‘n Roll - Lost in Hollywood - Forest - Science - Darts - Aerials - Tentative - Cigaro - SuitePee - War - Toxicity - Sugar

14 marzo 2011

BENVENUTI!!

SALVE A TUTTI!
"LIVING IN A DREAM": questo è il nome del mio blog e l'ho scelto per due motivi ben precisi.
Innanzi tutto, per essere filosofici, questo titolo rispecchia la mia visione della vita come un sogno, non solo per le cose bellissime, ma anche per le cose brutte o dolorose che la possono segnare. Un sogno che diversamente da quelli "consueti", siamo in parte capaci di controllare cercando di realizzare quelle che sono le nostre aspirazioni e desideri. Così ad esempio noi abbiamo usato tutte le nostre forze per essere ammessi alla Facoltà di Medicina (per me, un grande desiderio realizzato!), ecc..
Tuttavia altre volte, proprio come nei sogni veri e propri, non siamo in grado di controllare e guidare la nostra vita, perché forse quello che ci sta intorno è più potente di noi... ne abbiamo ogni giorno la prova..
Infine, per cercare di rallegrare l'atmosfera, volevo anche dirvi che ho deciso di chiamare così il mio blog perchè è il titolo di una delle tante canzoni che mi piacciono, dando un assaggio di quello di cui molto probabilmente parlerò più spesso, ovvero la musica che rappresenta una delle cose che più mi piacciono!!! Ma per non risultare noiosa o monotona, non mi limiterò a parlare soltanto di musica ma di tutto quello che mi passerà per la testa in quel determinato istante sperando di non annoiarvi!! Aggiungo il video della canzone "Living in a dream" dei Finger Eleven, così, se magari apprezzate, commentate!!! Quindi.... Alla prossima!!!!