ASPETTI POSITIVI:
- Come ho detto anche in altre occasioni, non faccio che scoprire cose nuove, ma mentre i FEED RSS, i bookmarks e tutto il resto, possono servire a chiunque e soprattutto non sono fondamentali per la nostra futura tesi di laurea, mi rendo invece conto che saper usare PubMed è sicuramente importante, e questo vale per noi che frequentiamo l'università di Medicina e che dovremo affrontare argomenti che potremo approfondire e conoscere proprio grazie alle pubblicazioni scientifiche raccolte su PubMed!!
- Un'altra cosa secondo me davvero fantastica è la possibilità di usare il proxy e quindi di usufruire dei free full text presenti su PubMed direttamente da casa, per il semplice fatto che è l'Università che paga periodicamente l'abbonamento e che noi siamo iscritti e perciò muniti di una password che ci consente di accedere a questo tipo di servizi!! Fantastico! Questo fatto ci toglie il pesante compito di doverci recare, ogni qualvolta abbiamo bisogno di leggere documenti di PubMed, nell'aula di informatica dell'università, ovviamente povera di computer rispetto alla massa di studenti, e quindi di poter rimanere a casa e risparmiare tempo che avremmo speso per il viaggio all'università, che può essere usato favorevolmente per altre attività di studio e di ricerca!
- Un ulteriore vantaggio rappresentato da PubMed è l'aspetto tecnologico, ovvero il fatto che migliaia e migliaia di documenti anche molto lunghi sono racchiusi in un sito internet, cosa molto positiva che impedisce il caos che si genererebbe nel caso in cui tutto questo fosse disponibile in forma cartacea!! La gran parte del tempo sarebbe spesa nel tentativo di rimettere tutto a posto una volta consultato il documento. Riteniamoci fortunati di vivere in un epoca dove internet è VERAMENTE indispensabile!! Grazie ad esso possiamo vivere meglio!
- Anche se noi abbiamo la possibilità e la fortuna di poter venire a contatto con questo tipo di documenti (ripeto, grazie all'università che paga l'abbonamento alla rivista), ciò non vale per tutti coloro che non sono universitari, ma che vorrebbero leggere documenti presenti su PubMed per semplice curiosità, cultura o interesse personale senza dover pagare niente. Questa è una grande limitazione alla diffusione del sapere scientifico, che in questo modo rimarrà sempre confinato tra le "mura" di coloro che detengono il copyright, quindi in mano ad un elitè di accademici come nel caso di PubMed.
- Ma la cosa negativa non si ferma a questo: la limitazione alla diffusione del sapere non colpisce soltanto coloro che vorrebbero essere al corrente delle continue scoperte scientifiche (o per interesse personale o per semplici motivi di curiosità come ho detto prima) ma colpisce anche (e direi in maniera catastrofica) scienziati e ricercatori che hanno bisogno per il loro lavoro e per consentire il progresso della scienza stessa, di poter accedere liberamente a qualsiasi documento scientifico che si riveli utile.
"La letteratura scientifica è la nostra eredità comune. È frutto del faticoso lavoro di centinaia di migliaia di ricercatori e i risultati che documenta sono essenziali per il progresso della scienza. Gli avanzamenti scientifici che possono condurre alla realizzazione di nuove terapie, diagnosi migliori o a applicazioni industriali innovative dipendono completamente non solo dalla letteratura specializzata, ma anche da letteratura riferita a discipline diverse. Una piccola scoperta in un campo, combinata con una seconda scoperta in qualche altro campo, completamente scollegato dal primo, spesso scatena quel’”Eureka” che dà vita a un clamoroso avanzamento. L’accesso pubblico rende questo possibile.
La tendenza attuale degli editori è sbagliata. L’iniziativa dell’NIH introduce una politica illuminata che risponde nel miglior modo alle necessità della scienza, degli scienziati che la praticano, degli studenti che la leggono e dei cittadini che la pagano. I legislatori che si sono attenuti a questa politica devono essere applauditi e ogni tentativo di indebolirla o invertirne la tendenza dovrebbe essere ostacolato."
Finchè ci saranno persone disposte a lottare anche con una semplice lettera per la libertà e diffusione della letteratura scientifica, saremo lontani non solo temporalmente ma anche concettualmente dall'epoca medievale.
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